Presentazione di Case Study
Nato nel 2005, e con una programmazione definita fino al 2030, «Dèibambini» ha visto accrescere la consapevolezza delle potenzialità e della visione interiore del bambino, oltrepassando un certo numero di limiti implicitamente imposti dalle convenzioni sociali e culturali dominanti.
Dal suo inizio e fino al 2014, l’allora sede del Museo delle Culture, l’Heleneum, ha accolto complessivamente circa 750 scolari di Lugano, impegnati in progetti pedagogici e creativi a cavallo tra scuola e museo.
Dopo il trasferimento a Villa Malpensata, il ciclo riparte ora con una nuova formula.
Senza rinunciare all’idea di concepire il museo come luogo privilegiato per dare vita a «universi virtuali» a misura di bambino, è stato creato un nuovo punto di partenza: le opere d’arte infantile del passato, da prendere come riferimento per esplorare le modalità espressive dei bambini, capaci di superare i confini del tempo e delle culture.
«Dèibambini», è un nome semplice, capace con poche sillabe di sottolineare la centralità dei piccoli artisti, senza dimenticare il valore sostanziale della scoperta della creatività infantile nella cultura europea fra Otto e Novecento.
La conferenza costituisce un’occasione per conoscere un progetto raro, concepito e organizzato in un arco di 25 anni.
Intervengono:
- Paolo Campione, Direttore Museo delle Culture di Lugano
- Marco Biscione, Direttore di Musei
Modera:
- Antonio Scuderi, CEO Capitale Cultura Group-Docente di Digital Heritage IED
Il panel si terrà venerdì 18 novembre dalle ore 12.15 alle 13.00, presso la Sala 2