Stefano Casciu
Cagliaritano, storico dell’arte, ha studiato a Firenze sotto la guida di Mina Gregori, approfondendo i temi del collezionismo e del mecenatismo artistico della famiglia Medici, in particolare dell’ultima della famiglia, l’ Elettrice Palatina Anna Maria Luisa. I suoi studi e i suoi scritti sono dedicati principalmente alla Firenze tardo-medicea, all’arte a cavallo tra Sei e Settecento (in particolare alla natura morta e alla scultura), al collezionismo ed al mecenatismo delle antiche dinastie italiane.
Dal 1990 è in servizio nel Ministero per i Beni Culturali con incarichi ad Arezzo (direttore del Museo d’Arte Medievale e Moderna e responsabile dei territori di Cortona e di Sansepolcro; staff del restauro della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca); Firenze (funzionario della Galleria Palatina e direttore delle Ville medicee di Petraia, Castello e Poggio a Caiano); Modena e Reggio Emilia (Soprintendente sino al 2015, direttore della Galleria Estense di Modena e del Palazzo Ducale di Sassuolo), Mantova (Soprintendente nel 2011), e nuovamente Firenze (dal 2015 Direttore del Polo Museale della Toscana, ora Direzione regionale Musei nazionali della Toscana, che comprende 46 musei, siti e luoghi della cultura in tutta la Toscana).
Tra le varie tematiche, si è dedicato allo studio della pittura di natura morta italiana e del suo collezionismo presso la corte dei Medici, progettando e realizzando tra il 2001 e il 2007 il nuovo Museo della Natura Morta nella Villa medicea di Poggio a Caiano, del quale ha curato con un gruppo di specialisti la pubblicazione del catalogo completo (2009).
Dopo il terremoto a Modena e provincia del maggio 2012 ha coordinato per tutta l’area emiliana le operazioni di recupero e deposito dei beni artistici danneggiati, organizzando il Centro di raccolta nel Palazzo Ducale di Sassuolo. Ha quindi curato il riallestimento della Galleria Estense di Modena, riaperta nel maggio 2015. Tra le novità, la realizzazione del basamento antisismico per il Busto di Francesco I di Gian Lorenzo Bernini.
Ha curato e/o ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero tra le quali Natura morta italiana dal Caravaggio al Settecento, curata da Mina Gregori a Monaco e Firenze (2002-2003); La Principessa saggia. L’eredità di Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti (2006); Natura morta. Still life paintings and Medici collections, a cura di Stefano Casciu e Marco Chiarini; Caravaggio e caravaggeschi a Firenze, Palazzo Pitti e Galleria degli Uffizi (2010), Guido Reni a Reggio Emilia (Reggio Emilia); Modena Barocca, Artisti e opere alla corte di Francesco I d’Este (Modena); Gli Este. Rinascimento e Barocco da Ferrara a Modena (Torino, Venaria Reale, 2014).
Si è occupato personalmente della acquisizione del Museo della Richard Ginori al patrimonio dello Stato, curando le necessarie attività di tutela e di valorizzazione, sino alla istituzione della Fondazione Richard Ginori, del cui CDA fa parte. Ha curato la mostra sulla Manifattura Ginori per il Padiglione Italia all’Expo di Dubai, nel marzo 2022.
E’ membro dei Consigli di Amministrazione delle Gallerie degli Uffizi, del Museo Nazionale del Bargello, della Galleria dell’Accademia, della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze e della Fondazione Ginori.