PIU’ FUNDRAISING PIU’ CULTURA – V EDIZIONE NUOVE ALLEANZE PER NUOVI PUBBLICI. IL FUNDRAISING CULTURALE CREA RETI DI VALORE Parte 1

A cura di Scuola di Fundraising di Roma e Patrimonio Cultura società benefit

Più Fundraising Più Cultura, promosso da Scuola di Fundraising di Roma e Patrimonio Cultura, è il principale programma “multi-stakeholder”, dedicato al tema della sostenibilità economica della cultura in Italia, quest’anno abbinato all’iniziativa RO.ME. – Museum Exhibition allo scopo di amplificare ancora di più il proprio impegno di divulgazione e sensibilizzazione. La V edizione del programma, intitolata “Nuove alleanze per nuovi pubblici – Il fundraising culturale crea reti di valore”, ha l’obiettivo di far incontrare i professionisti del fundraising e gli operatori culturali, promuovere le più significative case history di raccolta fondi e raccontare i “temi caldi” che riguardano le nuove forme o modalità di finanziamento e sostegno per le iniziative e i progetti culturali.

Ore 10.00 Apertura dei lavori

• Massimo Coen Cagli, Scuola di Fundraising di Roma
• Riccardo Tovaglieri, Patrimonio Cultura

Ore 10.15 Intervento introduttivo: 

Fundraising per la cultura: il ruolo economico delle donazioni per i beni e le attività che hanno valore sociale
Il fundraising è sempre stato visto come un mero correttivo alla mancanza di fondi pubblici e all’impossibilità di sostenere la cultura attraverso il mercato. E se invece fosse uno strumento di una economia sociale e di comunità che guarda alla cultura come un bene indispensabile? Che valore ha il fundraising per un economista della cultura?

• Marco Causi, Economia della Cultura 

CASE HISTORY

0re 10.45

Pistoia Musei: come passare da 0 a 10 sostenitori in un anno con una corporate membership
A differenza di quanto accade nel resto del mondo, sono ancora poche le istituzioni culturali italiane che sviluppano programmi di membership. Eppure chi lo ha fatto, pur non essendo un cosiddetto “grande attrattore” ha registrato generalmente una risposta positiva. Tra questi casi, la Fondazione Pistoia Musei, che ci aiuterà a capire come approcciare con successo il mondo delle aziende con una proposta di membership che guarda ad un impegno pluriennale in un’ottica di partnership.

Intervengono:

• Monica Preti, Fondazione Pistoia Musei
• Francesca Vannucci, Fondazione Pistoia Musei

Chair: Riccardo Tovaglieri, Patrimonio Cultura 

Ore 11.15

Crowdfunding: innovazione e impatto nel settore culturale.
Il caso della campagna “Ritorno a casa. Il cofano ritrova smalto”, Palazzo Madama Museo 
Civico di Arte Antica di Torino
Il crowdfunding per la cultura continua a crescere costantemente nel nostro paese e anche le istituzioni culturali lo praticano con successo, soprattutto se coinvolgono la propria community per il sostegno dei beni comuni. È quello che sta dimostrando la campagna di Palazzo Madama che può fornire utili indicazioni per costruire un crowdfunding di successo con l’aiuto di un prezioso “jolly”. 

Intervengono:

• Valeria Vitali, Rete del Dono
• Cristina Negus, Fondazione Torino Musei

Ore 11.45
Promuovere il bene comune attraverso la cultura del dono e l’arte. L’esperienza di BPER Banca 
È finito il tempo in cui si pensava che una azienda, in quanto produttrice di profitto, avesse il mero ruolo di restituire ricchezza attraverso il sostegno a istituzioni culturali. In verità le aziende sono soggetti che, al pari delle organizzazioni e istituzioni culturali, hanno una loro visione strategica del valore della cultura e, in molti casi, sono esse stesse produttrici di cultura. BPER Banca è un esempio di come oggi le imprese possano adottare approcci sistemici e innovativi investendo risorse (e non solo denaro) che diventano generative di processi e valore per la sostenibilità della cultura.

Intervengono:

• Vera Donatelli, Terzo Settore, BPER Bene Comune
• Greta Rossi, La Galleria di BPER Banca

Chair: Niccolò Contrino, Patrimonio Cultura

Ore 12.30

Art Bonus: nuovi soggetti, nuovi progetti, nuovi donatori per lo sviluppo a base culturale
A volte si pensa che l’Art Bonus sia uno strumento adatto per attrarre solo grandi aziende e grandi mecenati e quindi utilizzabile per lo più dalle più grandi e blasonate istituzioni culturali. I dati relativi agli ultimi anni invece mettono in luce che è uno strumento molto duttile e che, al contrario, ha favorito il sostegno di nuove progettualità culturali e organizzazioni di ogni tipo e grandezza, coinvolgendo in questo anche cittadini comuni e piccole e medie imprese: un vero e proprio “apripista” del fundraising culturale.  

Intervengono:

• Lucia Steri, ALES 
• Massimo Coen Cagli, Scuola di Fundraising di Roma

Tutti gli incontri sono in programma giovedì 14 novembre presso l’Auditorium.